CHE COS’È
L’influenza è una malattia infettiva che colpisce le vie respiratorie superiori e inferiori, causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, suddivisi in tre tipi: A, B e C. Si tratta di un’infezione stagionale che colpisce in genere durante i mesi invernali. È facilmente trasmessa per via aerea, attraverso le gocce di saliva emesse con tosse e starnuti, e causa comunemente febbre, tosse, mal di gola, cefalea e dolori muscolari. In genere l'infezione ha decorso benigno e regredisce nell’arco di una settimana, ma in rari casi può provocare complicanze quali polmonite, bronchite, broncopolmonite e sinusite, specialmente nelle categorie a rischio quali anziani o persone immuno-compromesse. Proprio per queste categorie il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione, che resta il metodo di prevenzione più valido e sicuro.
SINTOMI
La malattia ha un periodo di incubazione molto breve: i sintomi iniziano a manifestarsi da poche ore fino a due giorni dopo il contagio. Il quadro clinico iniziale è caratterizzato da insorgenza rapida e improvvisa di sintomi generali: brividi, febbre, cefalea, dolori muscolari, senso di spossatezza e di malessere generale e sintomi respiratori (tosse, starnuti, mal di gola, lacrimazione). In alcuni casi possono poi presentarsi sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, quali nausea, vomito e diarrea, più comuni tra giovani e bambini.
In genere la malattia si esaurisce nell’arco di una settimana senza provocare alcuna conseguenza significativa, se non lasciare il soggetto convalescente affetto da spossatezza e malessere generale che possono perdurare anche qualche settimana. Tuttavia, specialmente in soggetti a rischio quali bambini molto piccoli, anziani, persone immuno-compromesse (con deficit del sistema immunitario) o con malattie croniche (quali asma, cardiopatie o diabete), l’influenza può avere delle complicanze, prima fra tutte la polmonite. Questo è dovuto al fatto che i virus indeboliscono le difese immunitarie consentendo ai batteri di penetrare più facilmente nell’organismo. Bronchite, broncopolmonite e sinusite sono altre complicanze che possono fare seguito alla malattia influenzale, per cui è indispensabile l’intervento medico.
DIAGNOSI
Comunemente la diagnosi è di tipo clinico e viene effettuata dal medico di medicina generale, che attraverso una visita che ha il fine di verificare la presenza delle manifestazioni respiratorie (quali mal di gola e tosse) e sistemiche (dolori muscolari, mal di testa, mancanza di appetito) tipiche dell’infezione
COME SI CURA
Nella maggior parte dei casi la terapia è sintomatica e prevede l’assunzione di farmaci ad azione analgesica per lenire i dolori (cefalea e dolori osteoarticolari) e ad azione antipiretica per abbassare la febbre. La terapia deve essere associata al riposo e alla somministrazione di abbondanti liquidi. È sempre bene ricordare che per i bambini e gli adolescenti fino ai 16 anni l’uso di acido acetilsalicilico è sconsigliato in favore del paracetamolo, così da evitare il rischio di sindrome di Reye, una rara ma grave patologia del fegato. Inoltre, poiché l’influenza è causata da virus e non da batteri, l’uso di antibiotici non trova utilità se non nel caso in cui il medico valuti alto il rischio di contrarre infezioni batteriche.
COME SI TRASMETTE
L’infezione influenzale si trasmette facilmente per via aerea, in genere respirando goccioline provenienti dalla tosse o dagli starnuti di persone infette. I virus influenzali si possono trasmettere anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie, per tale motivo una buona igiene delle mani è fondamentale per limitare la diffusione della malattia
PREVENZIONE
Oltre alle buone abitudini alimentari e igieniche, la principale forma di prevenzione contro l’influenza è la vaccinazione. Il vaccino, somministrato per via intramuscolare, stimola l’organismo a sviluppare anticorpi contro i virus influenzali, i quali però hanno la caratteristica di mutare spesso (cambiando le proprie proteine di superficie): per questo la vaccinazione deve essere ripetuta annualmente, soprattutto è raccomandata per le classi più a rischio quali anziani a partire dai 65 anni e persone di qualunque età, compresi i bimbi, affetti da patologie croniche che aumentano la probabilità che il soggetto abbia complicanze gravi . I vaccini antinfluenzali sono assolutamente sicuri e ben tollerati; tra gli effetti indesiderati i più comuni sono rappresentati da rossore, dolore e gonfiore nel sito di iniezione mentre le reazioni avverse gravi sono rarissime (per esempio trombocitopenia transitoria).
Circa il momento migliore per vaccinarsi, non bisogna farlo con troppo anticipo rispetto al periodo in cui si ha la circolazione epidemica dei virus influenzali (alle nostre latitudini di solito tra fine dicembre e fine febbraio) perché l’immunità data dal vaccino declina nell’arco di 6-8 mesi, e c’è il rischio di essere protetti solo parzialmente durante la stagione invernale. Questo è il motivo per cui la campagna di vaccinazione antinfluenzale nel nostro Paese è concentrata tra la metà di ottobre e la prima quindicina di dicembre.
IMMUNOSTIMOLANTI
Fitoterapici e minerali a sostegno delle difese immunitarie e della sintomatologia influenzale
Il caposaldo della prevenzione invernale è un'associazione di Crucifere (cavolo, broccoletti, verza) con Zinco, Manganese
Vitamina C-ECHINACEA -SAMBUCO-UNCARIA
Durante il periodo invernale, è consigliabile un'integrazione integrazione di Vitamina C prediligendo il consumo di cibi che la contengono come alcuni frutti freschi quali agrumi,ananas,kiwi,,alcune verdure fresche come lattuga,radicchi ,spinaci,broccoletti,alcuni ortaggi freschi come broccoli,cavoli,pomodori,peperoni.Nel caso in cui la dieta non fosse sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina C si puo ricorrere all'utilizzo di integratori su base naturale che la contengano come ad esempio quelli a base di acerola, pianta i cui frutti sono ricchi di vitamina C.
Echinacea :grazie all'azione antivirale, antibatterica, immunostimolante e antimicrobica, l'utilizzo di questa pianta può costituire un grande aiuto per il trattamento del raffreddore e dei suoi sintomi, della febbre e delle affezioni delle vie respiratorie, come tosse e bronchiti.
Sambuco (Sanbucus Nigra):il sambuco da alcuni studi sembra avere proprietà preventie contro il virus dell 'influenza, ma può essere utilizzato a sintomatologia conclamata.Esitono in commercio diversi integratori a base di questa pianta anche associati a echinacea ,spirea e uncaria.La spirea (Filipendula ulmaria) contiene buone concentrazioni di salicilati dagli effetti analgesici,antipiretici e antiinfiammatori.
L'uncaria (Uncaria Tomentosa) ha un 'azione immunostimolante ultile nelle malattie da raffreddamento.
É consigliabile prima di assumere un integratore alimentare consultare il medico o il farmacista e leggere sempre le avvertenze d'uso.