Il Ministero della Salute, in virtù delle evoluzioni scientifiche ha provveduto all’aggiornamento del documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore" .
Tra gli aspetti di maggior rilievo, si reputa opportuno segnalare che, “sono in commercio test diagnostici per i quali non è sufficientemente dimostrata l’efficacia o, peggio, è stata già dimostrata l’inefficacia diagnostica” .I test individuati nell’elenco sottostante “non hanno alcuna validità diagnostica dimostrata e determinano non solo diagnosi erronee ma anche allungamento nei tempi di vera diagnosi”.
Si riporta di seguito l’elenco dei test non convenzionali utilizzati per la diagnosi di allergia, ma privi di validazione scientifica:
- Il test citotossico di Bryant
- Il test di provocazione e neutralizzazione sublinguale e intradermico
- La kinesiologia applicata
- Il test del riflesso cardio-auricolare
- Il Pulse test
- Il test elettrotermico o elettroagopuntura secondo Voll
- Il Vega test
- Il Sarmtest
- Il Biostrenght test e varianti
- La biorisonanza
- L’analisi del capello (Hair analysis)
- Il Natrix o FIT 184 Test
- Il test per la misurazione del BAFF (Fattore attivante i linfociti B) e del PAF
- (Fattore attivante le piastrine)
Il documento in oggetto è disponibile sul sito http://www.salute.gov.it